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Di generazione in generazione 

un patrimonio da custodire 

I Conti Schizzi mantennero la proprietà del Castello per oltre 250 anni, fino all’ultimo discendente della dinastia, il conte Folchino Schizzi, spentosi nel 1856. A partire dall'anno 1859, la dimora è di proprietà della nobile famiglia cremonese Mina. 

La casata Mina, unita nel 1863 a quella dei conti Della Scala di Lodi con il matrimonio tra il Nobile Augusto e la Contessa Francesca (Fanny) Della Scala, ha generato il ramo Mina Della Scala, che ha dato al Castello il nome che porta ancora ai giorni nostri.

La famiglia Mina Della Scala, unita nei secoli con altre importanti nobili casate come i piemontesi Borella e i piacentini Douglas Scotti di Fombio, ha custodito amorevolmente il Castello di generazione in generazione. 

La contessa Anna Maria Douglas Scotti di Fombio, unitamente al consorte Conte Edoardo Persico Licer, dell'omonima e antica casata della nobiltà veneta, genitori degli attuali proprietari, sono stati l'anima e l'essenza del Castello di famiglia per tutta la seconda metà del '900, facendone il fulcro di feste e ricevimenti, oltre che location di eventi e manifestazioni per tutto il territorio. Il Castello è oggi vivo e viene mantenuto, conservato e abitato dagli eredi, i conti Angelo e Ottone Persico Licer.   

I Conti Persico Licer 

un antico casato veneto in terra lombarda 

Gli attuali proprietari del Castello, i Conti Persico Licer, sono un'antica nobile casata della nobiltà italiana, stabilitasi agli inizi del XVII sec. a Venezia proveniente da Bergamo, sua primitiva terra d'origine. La famiglia otterrà poi la cittadinanza veneziana e nell'anno 1685 il patriziato (titolo nobiliare) della Serenissima Repubblica. Nei secoli successivi vari membri del casato ricoprono importanti incarichi civili nei principali organi dello stato veneto, legandosi con altre storiche casate quali Giustinian, Corner, Renier, Papadopulos, Giovannelli, Della Chiesa ed altre. Durante il Regno Lombardo Veneto ai Persico viene confermata l'antica nobiltà e conferito nel 1818 da parte dell'Imperatore Francesco I il titolo di Conti dell'Impero Austriaco, titoli riconfermati anche con il Regno d'Italia sotto cui vari personaggi della famiglia ricoprono incarichi civili e militari. Nel 1915 con le nozze avvenute tra il Conte Angelo Persico e la nobile Giovanna Licer, ultima di un antico casato di origini austriache, ha avuto origine il ramo del Casato Persico che oggi custodisce il Castello.  

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stemma araldico 

dei Conti Persico 

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GLI AMBIENTI 

Un viaggio nel tempo

tra affreschi e antichi arredi

Il Castello presenta ancora oggi completamente intatto il fascino storico dei suoi ambienti interni. Avvolti dall'intima atmosfera di antica nobiltà e di storia vissuta, circondati da mobili antichi, dipinti, porcellane, opere d'arte e cimeli di famiglia gelosamente conservati e tramandati di generazione in generazione, il Castello è  un significativo e raro esempio di residenza nobiliare tuttora stabilmente abitata e completamente arredata con suggestivi ambienti ricchi di grande fascino.     
Dopo i conti Schizzi la famiglia Mina ha mantenuto la dimora senza apportare significative modifiche o alterazioni e la struttura si presenta quindi all'ospite come si poteva ammirare nel XVIII secolo.  
Tutto il corpo centrale è completamente decorato, per un totale di ben 25 sale affrescate nei soffitti e in parte nelle pareti, con splendide e sontuose scene mitologiche di epoca settecentesca, la maggior parte delle quali accessibili e aperte al pubblico.
I bocchirali, lo scalone d'onore, la sala da pranzo imbandita, i salotti, la sala del bigliardo, l'antica biblioteca, l'archivio storico e la sontuosa alcova sono fra gli ambienti che oggi come ieri offrono un viaggio nel tempo davvero unico. 

impressioni 

IL CASTELLO 

Storia di nobili famiglie 

Il Castello Mina Della Scala, dal nome delle famiglie che nei secoli lo hanno posseduto, sorge nel territorio oggi del comune di Casteldidone, località cremonese sul confine tra le province di Cremona e Mantova, a pochi passi dal borgo di Rivarolo Mantovano e a breve distanza da Sabbioneta, città ideale dei Gonzaga.

Eretto alla fine del '500, il Castello nasce come sontuosa residenza nobiliare di campagna, anche se con forme architettoniche che richiamano ancora chiaramente quelle castellate e fortificate di epoca precedente, che ne fanno una sorta di unicum nel territorio. L’opera di costruzione del Castello si deve agli Schizzi, una delle più antiche famiglie della nobiltà cremonese, dal 1559 investiti del titolo di “Signori di Casteldidone” e dal 1670 del titolo di Conti del feudo omonimo. 

Dopo l'erezione del Castello, gli Schizzi avviano nel tempo altri importanti interventi di restauro e ampliamento della struttura, in particolare alla metà del XVII secolo e nella prima metà del '700, attraverso la decorazione di tutta la parte residenziale con splendidi affreschi a tema mitologico, fino all'aggiunta in epoca neoclassica delle rimesse, utilizzate per scopi agricoli e delle due torrette di ingresso, adibite a scuderie e alloggi di servizio. 

Ancora oggi la struttura si presenta interamente integra come al tempo dei Conti Schizzi, con le 4 torri gemelle ai lati della costruzione che racchiudono la parte residenziale nobiliare del Castello, le ali laterali con gli ambienti di servizio, l'Oratorio privato con gli alloggi del Cappellano e la Sala da ballo/Teatro. 

 

colori

Conti Persico Licer
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